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Il mercato dei vestiti usati: fra moda, guadagni e riciclo

La moda dei vestiti usati
20/01/2020

La moda dei vestiti usati


La moda dei vestiti usati è in continua ascesa, infatti più del 65% dei consumatori del nostro paese è ormai orientato a fare acquisti presso i numerosi mercatini dell'usato, dove è possibile trovare capi d'abbigliamento di ottima qualità a prezzi decisamente contenuti.

Il vantaggio di servirsi di queste strutture commerciali riguarda non soltanto la convenienza, ma anche le scelte etiche collegate al riciclo di abiti spesso quasi nuovi ai quali viene concessa una seconda vita.

Si tratta senza dubbio di una tendenza in aumento, destinata a coinvolgere sempre più ampie fasce di acquirenti che non sono eccessivamente condizionati dalla moda del momento, ma preferiscono orientarsi verso capi di vestiario rispondenti alla proprie esigenze.

Questo tipo di economia circolare risulta inoltre molto vantaggiosa non soltanto per gli acquirenti, che possono comprare vestiti usati di assoluta convenienza, ma anche per i venditori, intenzionati a sbarazzarsi di indumenti non più utilizzati ma ancora in ottime condizioni.

Presso i mercatini dell'usato è possibile trovare non soltanto vestiti, ma anche accessori usati che sono in grado di completare in maniera perfetta qualsiasi outfit, a patto di realizzare i giusti accostamenti.

 

Vestiti usati in stile grunge

Nato principalmente come stile musicale che, all'inizio degli anni novanta, si diffuse dagli States a tutto il mondo, il grunge è diventato anche un modo di vestire informale e alternativo, caratterizzato da accostamenti molto liberi tra colori e fogge di indumenti spesso riciclati.

Il grunge rappresenta con evidenza una crisi generazionale di chi è stato deluso dalla vita e desidera manifestare tale disagio anche nel modo di abbigliarsi, senza pretese, ma con estrema libertà.

Si tratta di un look volutamente trasandato, che intende discostarsi dalle convenzioni mescolando tessuti e modelli apparentemente inaccostabili e senza alcun criterio estetico.

L'icona del grunge sono le tipiche camicie a quadri in flanella, da portare sopra a pantaloni cargo e accostandole a maglioni over-size, con gli immancabili anfibi ai piedi.

Secondo la famosa definizione:
"Il grunge è la negazione della moda"
viene consentito qualsiasi accostamento, a patto che sia improbabile e quasi fastidioso.

In realtà questo stile ha trovato moltissime interpretazioni, giustificate dalla sua autenticità e dal desiderio di mostrare la propria personalità liberamente e senza essere condizionati dalle ultime tendenze.

La moda grunge prevede l'impiego di vestiti usati, acquistati in qualche mercatino rionale, da indossare senza nessuna imposizione.

I jeans continuano a rappresentare un must-have di questo stile, a patto che siano sformati e trasandati, magari anche strappati e da abbinare a maglioni slouchy e ampie camicie di flanella quadrettate.

Non possono mancare accessori usati, come cinturoni in pelle con grosse fibbie di metallo, gli immancabili anfibi rinforzati e voluminose sciarpe, preferibilmente di maglia intrecciata.

Questo modo di vestirsi, tipico dei giovani e giovanissimi, trova la sua connotazione ideale nel settore dei vestiti usati che offrono l'opportunità di sperimentare accostamenti stravaganti con una spesa minima.

 

Vestiti usati in stile vintage

Vestiti usati, accessori e bijoux costituiscono le basi dell'abbigliamento vintage, un termine indicante indumenti confezionati almeno venti o trenta anni prima e che conservano inalterato il loro fascino.

Considerati dei veri e propri oggetti di culto, gli abiti vintage si distinguono da quelli genericamente definiti "di seconda mano" per il loro valore dovuto all'unicità e all'irripetibilità dei modelli.

Testimoni dello stile di epoche passate, questi vestiti usati sono caratterizzati da elevati standard qualitativi e per essere diventati nel tempo delle vere e proprie icone della moda.

Lanciato da molte dive di Hollywood, lo stile vintage nasce dalla fattura particolarmente accurata dei vestiti, dai loro modelli unici, dalle fantasie e dai colori irripetibili.

Ogni capo, caratterizzato da una sua storia che contribuisce a renderlo prezioso, è destinato ad aumentare di valore col passare del tempo, fino a diventare un cult dello stile.

Chi sceglie vestiti usati vintage decide di impersonare i simboli di epoche passate, diversificandosi con evidenza dalla massificazione degli indumenti prodotti in serie.

Un abbigliamento di questo genere riguarda vari settori: dagli abiti eleganti degli anni '50, '60 e '70, ai capi da giorno particolarmente eccentrici ed estrosi, da accostare ad accessori altrettanto simbolici.

Vestire vintage significa dunque distinguersi dalla massa, optando per uno stile personale anche se a volte può sconfinare nella stravaganza,
ma significa anche spendere meno, acquistando vestiti usati presso i numerosi mercatini di indumenti riciclati.

La moda vintage ripropone quindi capi di abbigliamento che hanno segnato la storia del costume, rappresentativi di uno stile ben definito e inconfondibile, di vestiti usati con un valore aggiunto rispetto a quelli semplicemente riciclati.

Si tratta di capi originali che non devono avere subito trasformazioni nel tempo, ma che devono essere rimasti fedeli al loro stile iniziale.

Non sempre è facile reperire capi d'abbigliamento vintage, oppure è possibile trovarli a costi molto elevati; i mercatini dell'usato offrono l'occasione ideale per trovare vestiti di questo genere a prezzi contenuti e soprattutto avendo l'occasione di visionare molti modelli.

Chi ama uno stile personale che si discosta da quello delle mode globali non può che trovare una soluzione perfetta facendo acquisti presso i numerosi mercatini di vestiti usati.